Sospetto di consulenza, il giudice deve lasciare

Pubblicato il 11 marzo 2008 Il Tar Sardegna, prima sezione, con la sentenza 53 del 17 gennaio scorso ha deciso che il solo sospetto che un giudice tributario svolga attività di consulenza fiscale è causa di decadenza dall’incarico. I componenti delle Commissioni tributarie devono essere indipendenti a tutti gli effetti. Al di là del caso esaminato che ha portato alla sopra esposta pronuncia, i giudici sono stati sempre rigidi sulle cause di decadenza dei componenti delle Commissioni. Analoga posizione è stata abbracciata anche dal Consiglio di Stato che ha ribadito che tenuta e custodia della contabilità costituiscono attività incompatibile con l’esercizio dell’incarico di giudice tributario, anche se il professionista non si occupa direttamente degli aspetti fiscali delle scritture. Pertanto, il professionista non può svolgere l’attività di giudice se fa parte di uno studio associato, anche se non si occupa direttamente della consulenza fiscale. La partecipazione all’associazione determina comunque un intreccio di interessi. In tal modo si è espresso anche il Tar Emilia Romagna (sentenza n. 1060/2007).
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