Sisma Emilia Romagna, il Presidente dei Consulenti del Lavoro scrive al Ministro
Pubblicato il 08 settembre 2012
Dopo il
comunicato stampa del 3 luglio 2012, diffuso dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro per denunciare la confusione esistente in materia di versamenti e adempimenti tributari, e per chiedere un intervento chiarificatore per dare serenità alle aziende e ai lavoratori colpiti dal sisma, è ora il Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, a scrivere al Ministro dell'economia, Vittorio Grilli, in ordine alla vicenda del versamento delle ritenute dei lavoratori dipendenti nelle zone colpite dagli eventi sismici dell'Emilia Romagna.
Nella
lettera del 7 settembre 2012, che accoglie le richieste di intervento dei Consigli Provinciali dell'Emilia Romagna e dell'Ancl, si chiede al Ministro di
“ripristinare un atto di giustizia, prima umana e poi giuridica, rivedendo la posizione del Suo Dicastero in materia, considerato peraltro il breve termine finale concesso per la sospensione dei termini di versamento delle ritenute”.
Il Presidente Calderone con la missiva evidenzia la differenza di trattamento tra soggetti che hanno subito lo stesso evento calamitoso, vista
“un'ingiustificata discriminazione tra i lavoratori autonomi e i lavoratori subordinati”, sottolineando anche la disparità di trattamento rispetto a quanto fatto per il terremoto dell'Aquila.
Alle difficoltà operative nella determinazione degli imponibili relativi alle ritenute previdenziali si associa il fatto che ci sono ancora aziende e studi professionali che svolgono la loro attività in capannoni e/o tende improvvisate,
“con evidenti problemi di operatività”, che non possono rispondere prontamente ad adempimenti
“improvvisi ed inaspettati”, vista anche l'interpretazione del Ministero arrivata dopo tre mesi.
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