Simulazioni tassate
Pubblicato il 01 luglio 2009
Le Sezioni unite della Cassazione, con la sentenza n. 15029 del 25 giugno scorso, si sono nuovamente pronunciate in materia di abuso di diritto sancendo che il Fisco può legittimamente dedurre, sia in sede di accertamento che in fase contenziosa, la simulazione assoluta o relativa dei contratti stipulati dal contribuente o la nullità degli stessi per frode alla legge qualora da questi derivi un ingiusto risparmio di imposta. In questi casi, precisano i giudici di legittimità, l'amministrazione finanziaria può disporre la rettifica della dichiarazione. Nel caso esaminato dalle Sezioni, un'azienda agricola aveva simulato un contratto con altra azienda per poter superare le quote latte imposte dalle norme comunitarie. La Cassazione, in particolare, ha ribaltato la decisione con cui i giudici di primo grado avevano bocciato la rettifica Iva disposta dal Fisco dopo aver rilevato la simulazione del contratto.