Sicurezza lavoro e riciclaggio, i “paracadute” per le imprese
Pubblicato il 03 marzo 2008
Il nucleo Affari legali, Finanza e Diritto d’impresa di Confindustria ha messo a punto la nuova versione delle linee guida che le aziende dovranno seguire onde evitare le sanzioni per violazione del Dlgs 231/2001. L’aggiornamento è stato inviato al ministero della Giustizia per l’approvazione. Sul versante della sicurezza, il modello organizzativo potrà essere integrato con il sistema degli adempimenti nascenti dagli obblighi imposti dall’ordinamento (a partire dal Dlgs 626/94) e, qualora presenti, con le procedure interne nascenti dalle esigenze di gestione della sicurezza sul lavoro. Ma a monte ci dovrà essere una mappatura del rischio il più possibile approfondita e aderente alla specificità dell’attività produttiva. Per quanto riguarda le procedure di prevenzione, va fatta un’attenta verifica ed un’eventuale integrazione delle procedure interne di prevenzione ai sensi dei principi ex Dlgs 231/2001, in coerenza con le specificità degli articoli 589 e590 del Codice penale. Sarà importante tenere conto di tutte le attività già svolte, anche in materia di gestione della sicurezza, armonizzandole a quanto previsto dal Dlgs 231/2001, evitando inutili e costose duplicazioni.