Senza scontrini si chiude
Pubblicato il 17 marzo 2008
L’articolo 12 del decreto legislativo 471/97 subordina l’irrogazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale (con apposizione di sigilli ad opera dell’organo procedente o di altro segno idoneo a manifestare al pubblico le ragioni fiscali del vincolo imposto) al verificarsi di tre distinte violazioni (scontrini fiscali non battuti). Espressione, queste, per il Legislatore, di un indice rappresentativo di tendenziale
modus operandi del contribuente in contrasto con gli obblighi fiscali. E’, in sintesi, il contenuto della sentenza 48/40/08 della Ctp di Milano, che respinge il ricorso di un commerciante che ha subito, per tre scontrini non battuti dal valore complessivo di 105 euro, sanzioni per ¼ dell’importo edittale e la sanzione accessoria della chiusura del locale per tre giorni consecutivi, con sigillo della Guardia di finanza. Non si è in presenza di “vessazione” ingiusta e arbitraria, motivano i giudici tributari, ma della conseguenza al comportamento del contribuente che integra la fattispecie descritta dalla legge, per sanzionare la violazione con modalità che rispettano il dettato normativo.