Semplificazioni fiscali e norme anti-evasione, via libera dal CdM
Pubblicato il 25 febbraio 2012
È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto semplificazioni fiscali e norme anti-evasione. Dal
comunicato stampa diffuso il 24 febbraio 2012 dal Governo si evince come molte delle previsioni dei giorni scorsi sono confermate, altre prendono vie parallele.
Sbarca dal testo la previsione, troppo aleatoria, che le risorse acquisite dalla lotta all'evasione 2011-2013 sarebbero state spese per aiutare famiglie e percettori di redditi modesti. Anche l’Imu per gli edifici commerciali degli enti religiosi e non profit non c’è, ma sarà inserito come emendamento nel decreto liberalizzazioni.
Nel provvedimento alcune proroghe. Differito al 16 maggio il versamento dell'imposta sull'anonimato, patrimoniale sulle attività scudate. In merito c’è anche la novità che lo scudo fiscale - anche i pregressi - non bloccherà l'accertamento Iva sulle attività finanziarie regolarizzate. Si sposta dal 7 marzo al 1° maggio il pagamento di stipendi e pensioni con strumenti elettronici, pertanto l'obbligo per i pensionati e i lavoratori della Pa di dotarsi di conto corrente bancario o postale per l’accredito di stipendi e pensioni.
Confermata la misura che vede l’obbligo per l’impresa che tratta con paesi inseriti nella black list di comunicare al Fisco le operazioni di importo superiore a 500 euro.
Solo il mancato pagamento di due rate consecutive determinerà la decadenza della rateizzazione dei debiti fiscali, che potrà essere concessa anche a chi è fuoriuscito da un primo piano di rateizzazione. Inoltre, la rateizzazione potrà prevedere un piano di ammortamento del debito, con rata crescente in alternativa alla rata costante.
Anche la procedura per l'accertamento esecutivo viene ritoccata dal decreto: gli agenti della riscossione che abbiano preso in carico una somma riferita ad un contribuente, dovranno inviare una raccomandata (purtroppo semplice, con tutti i rischi del caso) allo stesso. Ciò servirà a far capire al destinatario che si potrà procedere immediatamente con gli atti cautelari o conservativi o, decorsi i 180 giorni di proroga previsti dalla legge, all'esecuzione coattiva. Questo dovrebbe spingere il cittadino a richiedere la rateazione del debito. La comunicazione preventiva non verrà fatta se l'agente reputi concreto il rischio per il buon esito della riscossione stessa.
Altra misura importante è quella presa sulle compensazioni Iva. Un provvedimento del Direttore dell'agenzia delle Entrate stabilirà i termini e
le modalità attuative dell’abbassamento del tetto, da 10 a 5 mila euro, degli importi annui dei crediti Iva che possono essere liberamente compensati con altri tributi.