Con sentenza n. 455/2/10, la Ctp Roma ha stabilito che la prova a carico del contribuente circa i versamenti sul conto corrente è assolta con la dimostrazione dell’ammontare complessivo dei movimenti nelle scritture contabili o nelle dichiarazioni.
Pertanto, non è necessario che i singoli incassi e i versamenti in C/C corrispondano.
Chiarito ciò, la Ctp ha di fatto ritenuto non possibile considerare in modo automatico maggiori ricavi i versamenti bancari che non trovano corrispondenza con le singole annotazioni di contabilità. Anche per i prelevamenti, la loro contestazione quali maggiori ricavi è subordinata alla mancanza dell'indicazione dei beneficiari dei medesimi prelevamenti, che nel caso di specie non si è verificata.
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