Il parere 5 del Comitato antielusivo - 26 gennaio 2007 - fa salva la scissione parziale non proporzionale che sia dettata dall’esigenza di continuare l’attività estromettendo un socio non più operativo. Purché i nuovi partecipanti non conquistino il controllo della società, provocando un mutamento di compagine sociale. La presenza di un’operazione non proporzionale e, probabilmente, la natura di soggetti IRPEF delle società (due) coinvolte, ha dunque portato il Comitato ad un parere sì positivo ma condizionato, che, oltre a precludere l’eventualità che chi subentra in seguito alla scissione acquisisca il controllo della società, vuole anche che nell’operazione il concambio delle quote possedute dai soci avvenga in proporzione al valore venale degli immobili del ramo scisso, affinché siano mantenuti inalterati i rapporti di controllo esistenti tra i soci, in termini di valore economico delle quote detenute.
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