Mentre l'Autorità di garanzia per gli scioperi - Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali - dà l'ok all’astensione di 8 giorni dei commercialisti (dalle 24,00 del 27 febbraio alle 24,00 del 6 marzo 2017), le rappresentanze sindacali della categoria - Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico – hanno incontrato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, e la direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi, per tentare di ottenere l'accordo sui temi dello sciopero e scongiurarlo.
A fine incontro un comunicato delle sigle sindacali in cui si chiosa: “non è stata esclusa ancora la possibilità di evitare l’astensione a fronte di precisi impegni assunti dal Mef dall’agenzia delle Entrate”.
Il Cndcec ha inviato, inoltre, una missiva al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al direttore delle Entrate, Rossella Orlandi e al presidente dell’Inps, Tito Boeri, in cui si chiede, per le zone del Centro Italia colpite dagli eccezionali eventi sismici e metereologici di queste settimane:
Ai destinatari, i commercialisti spiegano che la mancanza di energia elettrica, l’interruzione delle linee telefoniche e degli altri servizi essenziali, le condizioni di viabilità fortemente critiche dovute alle intense nevicate e alle forti precipitazioni hanno impedito lo svolgimento delle normali attività lavorative di imprese e professionisti, anche per le difficoltà di relazionarsi con gli uffici pubblici, chiusi per provvedimenti dell’Autorità Pubblica: “per effetto della situazione di emergenza venutasi a creare per molti contribuenti è risultato impossibile rispettare le scadenze relative agli adempimenti fiscali e contributivi del mese di gennaio, soprattutto con riferimento agli invii telematici dei modelli di versamento (F24) del 16 gennaio scorso ed alle comunicazioni al Sistema Tessera Sanitaria che scadranno il prossimo 31 gennaio, adempimento quest’ultimo recentemente esteso, peraltro, ad una platea molto più ampia di soggetti (iscritti agli albi professionali dei veterinari, degli psicologi, degli infermieri, delle ostetriche/i, dei tecnici sanitari di radiologia medica, nonché esercenti l’arte sanitaria ausiliaria di ottico ed esercizi commerciali che svolgono l’attività di distribuzione al pubblico di farmaci)”.
Nel primo incontro già la lista delle richieste, 12 urgenti e altre dieci a lungo termine.
Si chiede:
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