Ritardi p.a., il danno va provato
Pubblicato il 03 ottobre 2008
Il disegno di legge approvato ieri dalle Camere (n. 1441-bis) ha eliminato, rispetto al testo originario, due norme sull'indennizzo in caso di lungaggini burocratiche che prevedevano, l'una l'obbligo di un indennizzo automatico a carico dell'ente pubblico che avesse superato il termine massimo per il procedimento, l'altra il diritto al risarcimento del cittadino anche in assenza di pretesa all'accoglimento dell'istanza. Rimane ferma la responsabilità della p.a. per i ritardi ma si toglie la possibilità di un indennizzo automatizzato. Chi vorrà essere risarcito dovrà, quindi, provare in maniera esatta la natura e la quantificazione del danno subito.