Riprende l'esame del testo sul Processo breve
Pubblicato il 09 febbraio 2011
All'ordine del giorno del 15 febbraio prossimo, la commissione Giustizia della Camera riprenderà l'esame della proposta di legge sul cosiddetto
“Processo breve”. La presidente della commissione, Giulia Bongiorno, ha infatti accolto la richiesta avanzata dal capogruppo del Pdl, Enrico Costa, di rimettere all'ordine del giorno i lavori sul testo della legge.
Un anno dopo l'ultima apparizione del testo – il via libera al Senato è del 20 gennaio 2010 - ritorna quindi l'attenzione sul disegno di legge contenente misure contro la durata indeterminata dei processi.
In particolare, ai sensi di tale testo i procedimenti per i reati con pene inferiori ai dieci anni verrebbero meno dopo tre anni dall'inizio dell'azione penale, dopo due anni nel secondo grado e dopo un anno e mezzo in Cassazione. Inoltre, la durata massima dei processi per reati con pene maggiori ai dieci anni sarebbe di quattro anni per il primo grado, due anni per il secondo, un anno e mezzo per la Cassazione.
L'applicazione delle nuove norme sull'estinzione dei processi per violazione dei termini di durata ragionevole varrebbe anche per i processi in corso e, altresì, per i procedimenti relativi agli illeciti amministrativi, dipendenti da reato, di società, persone giuridiche e associazioni.