Riposi negoziati, prezzo alto
Pubblicato il 27 ottobre 2007
Lo scorso giovedì è stato firmato dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, un regolamento che riformula il documento unico di regolarità contributiva (Durc). Originariamente, il Durc si è fatto strada negli ambienti pubblici, soprattutto nelle gare d’appalto, dove è stato utilizzato per semplificare l’attestazione della regolarità contributiva delle imprese interessate a partecipare alle gare. Successivamente, esso ha trovato spazio anche in edilizia, divenendo un requisito indispensabile nei lavori privati soggetti a concessione o a denuncia di inizio attività. Infine, la Finanziaria 2007 l’ha elevato a condizione fondamentale per beneficiare dei vantaggi contributivi in materia di lavoro e di legislazione sociale. Dopo 30 giorni dalla pubblicazione del sopra citato decreto ministeriale sulla “Gazzetta Ufficiale”, il datore di lavoro per beneficiare delle agevolazioni contributive e normative deve possedere il Durc. Per ottenere il Durc (l’Inps e l’Inail sono i principali enti abilitati al rilascio entro 30 giorni) l’azienda deve essere in regola con i pagamenti e non deve violare specifiche norme sulle condizioni di lavoro e in tema di sicurezza. Il provvedimento si applica, quindi, a tutti i datori di lavoro. Nel caso si accertino delle violazioni di norme sulle condizioni di lavoro e in tema di sicurezza, il documento di regolarità viene bloccato per tre mesi. Con il nuovo regolamento sono state ampliate le condizioni di regolarità e le cause che possono portare al blocco del rilascio del Durc. La violazione delle norme sulla sicurezza che possono decretare il blocco del Durc potranno essere commesse sia dal datore di lavoro che dal dirigente responsabile.