A Milano, ieri, si sono confrontati, in occasione del convegno promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti su “La soluzione delle crisi d’impresa”, i rappresentanti delle professioni economico-aziendali, gli imprenditori, gli specialisti in processi di ristrutturazione, i professori universitari. La riforma delle procedure concorsuali, non senza difetti da correggere, ha ridisegnato i ruoli e i dottori commercialisti hanno il compito di gestori nel rilancio dell’impresa. Hanno “la professionalità aziendale e giuridica per fare i curatori e per muoversi con equilibrio tra le esigenze dell’impresa e la tutela degli stakeholder”. Questa, in sostanza, la rivendicazione di Luigi Martino, presidente dell’Ordine di Milano. Ma l’obiettivo di privilegiare la continuità dell’impresa richiede la collaborazione di tutti gli operatori coinvolti. Intanto, gli istituti bancari danno il loro voto positivo alla riforma: a regime, consentirà di ridurre dell’1 per cento i tassi d’interesse alle imprese.
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