Ricongiungimenti, no a coppie di fatto

Pubblicato il 19 marzo 2009

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 6441 del 17 marzo 2009, ha respinto il ricorso presentato da un cittadino neozelandese che, fermatosi in Italia per un anno con un permesso rilasciato per motivi di studio, aveva poi chiesto quello definitivo per motivi legati alla famiglia. Nonostante lo straniero avesse ottenuto nel suo Paese il riconoscimento formale della coppia di fatto, in Italia la Cassazione ha negato il diritto al ricongiungimento. La prima sezione civile, infatti, dopo aver sottolineato la nozione restrittiva di famiglia contenuta nella legge Bossi-Fini, ha spiegato che la scelta del legislatore italiano non è in contrasto con la Convenzione europea sui diritti dell'uomo o con altre direttive dell'Unione. Su questo tema, infatti, gli Stati membri hanno un ampio margine di discrezionalità. La Bossi-Fini, in definitiva, consente il ricongiungimento familiare solo per coppie eterosessuali che siano formalmente sposate.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy