Il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Siciliotti, all’assemblea dei presidenti, dei vertici delle Casse di previdenza e delle sigle sindacali ha illustrato gli obiettivi a medio termine del 2009, quali: valutare come consulenti dei giudici la consistenza patrimoniale dei coniugi nelle cause di divorzio e ottenere il riconoscimento delle società professionali. E rivolto al mondo politico ha affermato che il federalismo va bene ma non ci dovrà essere moltiplicazione dei centri di prelievo fiscale.
In apertura, il numero uno del Consiglio ha sferzato un duro attacco alle misure sull’antiriciclaggio spiegando che dal numero esiguo di operazioni segnalate si evince che così com’è la norma non è funzionale.
Due le soluzioni proposte:
- adottare una logica premiale verso chi adempie gli obblighi (il professionista che ha fatto segnalazioni andate a buon fine potrebbe essere inserito in un registro dal quale la pubblica amministrazione attinga in via prioritaria per incarichi di controllo e revisione contabile) o
- istituire la figura del responsabile dell’antiriciclaggio nelle aziende sul modello di quella del responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In merito al confronto per la ricerca di una soluzione alla problematica previdenziale, il presidente della Cassa dottori commercialisti, Anedda, ha dichiarato che tale confronto ha subito una battuta d’arresto su richiesta della Cassa ragionieri impegnata nel rinnovo dei vertici e ha confermato la preoccupazione sul progetto di fusione in seguito alle osservazioni sui bilanci della Cassa ragionieri per il 2004-2007 della Commissione bicamerale di controllo.
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