Gli studi di settore di ultima generazione, a parità di dati, propongono mediamente un valore di congruità più elevato rispetto a quello della precedente generazione. Si può riscontrare infatti un incremento dal 10 al 15% nel settore del commercio e si possono rilevare alcune situazioni anomale nel settore immobiliare, come un rialzo nei ricavi da locazione e la perdita della neutralità dei lavori in corso di esecuzione. Nelle annualità precedenti, Gerico consegnava una congruità mai influenzata da eventuali incoerenze. Applicare retroattivamente gli studi di ultima generazione comporta applicare retroattivamente anche le regole connesse alla rilevanza sulla congruità della incoerenza. Gli studi di settore di ultima generazione valorizzano infatti l’incoerenza attribuendo il più delle volte alle anomalie intercettate dagli indici, un concreto effetto sul calcolo dei ricavi presunti che determinano poi la congruità o meno del contribuente. Nei casi in cui l’applicazione retroattiva dello studio di ultima generazione determina una congruità “base” più bassa rispetto allo studio sostituito, sembrerebbe più equo tenere conto del dato puntuale al netto degli effetti che derivano dalla correzione conseguenti agli effetti degli indicatori.
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