Riallineamento poco attraente
Pubblicato il 26 giugno 2009
Assonime, con la circolare n. 27 del 2009, avverte come perda appeal il riallineamento speciale di marchi e avviamento. Nel documento si criticano gli ultimi chiarimenti sul tema diffusi dall’agenzia delle Entrate: la tesi di far slittare al secondo anno la deduzione dell’intera quota di ammortamento non è condivisibile, poiché nell’esercizio dell’opzione la società dovrebbe poter dedurre l’ammortamento nei limiti fissati dal Tuir in un diciottesimo. Vengono analizzate le indicazioni dettate con la circolare 28/E/2009 sulla disciplina, alternativa alla ordinaria dell’art. 176 del Tuir, del riallineamento di valori emersi in operazioni straordinarie. Nel merito, da un lato si condivide la posizione dell’Agenzia nella parte in cui si spiega che anche nel regime speciale, nell’ipotesi della cessione dei beni prima del 4° anno successivo a quello dell’opzione, vengono meno gli effetti dell’affrancamento, dall’altro si disapprova la parte in cui si ritiene applicabile il rinvio della deduzione degli ammortamenti nell’esercizio successivo a quello dell’opzione, non solo alla maggiorazione fino ad un nono ma anche alla quota ordinaria. La criticità sta nel fatto che si crea, in tal modo, una minor convenienza del riallineamento rispetto a quello ordinario: 16% in un’unica soluzione contro aliquote del 12-14-16% in tre rate.