Sono in vigore alcune norme della riforma della revisione legale (decreto legislativo 39/2010, come modificato dal Dlgs 135/2016).
Tra le vigenti quelle:
sull'esame di idoneità professionale;
sul controllo della qualità;
sui compensi illegali.
Il revisore, dunque, da ora in poi dovrà rispettare le procedure sul controllo di qualità, collaborando con il soggetto incaricato del controllo: sarà tenuto a consentire al soggetto incaricato del controllo l'accesso ai propri locali, a fornire informazioni, a consegnare i documenti e le carte di lavoro richiesti.
I controllori - persone fisiche in possesso di un'adeguata formazione ed esperienza professionale in materia di revisione dei conti e di informativa finanziaria e di bilancio, nonché della formazione specifica in materia di controllo della qualità - sono revisori legali iscritti nel Registro che:
a) hanno svolto, per almeno 5 anni continuativi, incarichi di revisione legale in qualità di responsabili dell'incarico;
b) sono stati, per almeno 5 anni continuativi, dipendenti o collaboratori di società di revisione iscritte nel Registro partecipando agli incarichi di revisione legale con funzioni di direzione e supervisione;
c) sono stati, per almeno 5anni continuativi, dipendenti di amministrazioni pubbliche o enti pubblici che svolgono attività di vigilanza sulla revisione legale.
Sono in vigore anche le sanzioni per i compensi extra non pattuiti. Vige, infatti, il divieto di ricevere regali o favori di natura pecuniaria o non pecuniaria da parte della società sottoposta a revisione.
Il Mef, d'intesa con il Ministero della Giustizia, indirà, almeno una volta l'anno, l'esame di idoneità professionale per l'abilitazione all'esercizio della revisione legale.
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