Nuovi chiarimenti da parte dell'agenzia delle Entrate sono stati forniti in merito agli effetti del correttivo Ires sulla tassazione delle rendite finanziarie, tema questo già trattato nella circolare 4/E del 2006. Il Fisco ha ribadito che gli strumenti finanziari partecipativi esteri sono normalmente assimilati alle azioni. Nel caso in cui la legislazione dello Stato estero riconosca che il rendimento dello strumento sia deducibile dal reddito imponibile dell'emittente, sorge il dubbio se il titolo deve essere trattato come "similare all'obbligazione" o in modo "atipico". La necessità di un chiarimento si è resa naturale nel caso in cui, prevista la partecipazione del sottoscrittore non solo agli utili, ma anche alle perdite, queste possano essere dedotte dal reddito d'impresa dell'emittente. Le Entrate hanno affermato che "fino al momento del realizzo del titolo, le eventuali perdite del soggetto emittente avranno rilievo per il sottoscrittore esclusivamente ai fini della valutazione dello strumento finanziario".
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