L’intervento di regolarizzazione dei lavoratori domestici è atteso per il mese di settembre. Non sarà più una corsa alla graduatoria come con i precedenti “click day”, ma si avrà a disposizione un intero mese per procedere alla regolarizzazione con modalità esclusivamente informatica. Il tutto è finalizzato ad evitare i reati di immigrazione clandestina e proprio per tali motivi si sta cercando di delineare i contorni del provvedimento, in modo da farlo approvare, prima dell’entrata in vigore del “Pacchetto sicurezza”. Il provvedimento, approvato dal Senato in via definitiva lo scorso 2 luglio, entro 30 giorni deve essere firmato e promulgato dal Capo dello Stato e, successivamente, entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Si tratta tecnicamente di una “regolarizzazione contributiva” per il lavoro domestico e di assistenza, aperta a datori di lavoro italiani, comunitari o anche extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo CE. L’autodenuncia esclude le sanzioni penali, civili e amministrative connesse al rapporto di lavoro irregolare. Viene, così, sanato il pregresso.
Roberta Moscioni
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