L’agenzia delle Entrate, nella circolare 49/2007, ha più volte precisato che l’accertamento sintetico deve fare i conti con l’effettiva capacità contributiva del contribuente, intesa come effettiva capacità economica del singolo, da rapportare ai concetti di reddito, consumo e patrimonio. In realtà, gli attuali elementi che, in base al redditometro, fanno presumere una capacità di spesa da confrontare con l’imponibile dichiarato, risultano per gran parte non più attuali e, quindi, non capaci di rivelare la capacità contributiva effettiva. Occorrerebbe, dunque, che si identificassero altri indicatori di ricchezza più al passo con i tempi. Inoltre, occorrerebbe rafforzare e rendere obbligatorio l’istituto del contraddittorio, anche per gli accertamenti basati sugli studi di settore.
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