Reato di detenzione di immagini pedopornografiche anche per chi scarica su pc foto di minori per la visione

Pubblicato il 16 gennaio 2011 Dura sentenza della Corte di cassazione sul reato di pedopornografia. La sentenza n. 639 edita il 13 gennaio scorso specifica il concetto descritto nel reato contenuto nella legge n. 269/1998, articolo 4, quando cita il “procurarsi” o “disporre” di immagini pedoponografiche, ossia lo sfruttamento sessuale di immagini riguardanti minori di 18 anni.

Per i magistrati della Corte Suprema rientra nella condotta colposa definita dal reato la semplice visione di immagini pedopornografiche scaricate da un sito internet e situate sul proprio pc per il tempo occorrente per una normale osservazione; infatti in tale caso le foto sono a disposizione del soggetto che le ha scaricate.

A nulla rileva, come accertato in giudizio, che numerose immagini si trovavano nella cartella “cestino” del pc e quindi pronte per essere definitivamente cancellate in quanto da ritenere sempre “detenute e disponibili”. La sentenza ha quindi pronunciato condanna alla reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici dell'imputato per essersi procurato materiale pedopornografico.
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