Reati tributari “orfani” del Comitato antielusione

Pubblicato il 04 luglio 2007

L’autore si chiede, dopo la soppressione del Comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive decretata dalla Entrate con la circolare 40/2007, se non sia il caso di ridisegnare tutta la materia degli interpelli. La soppressione del Comitato consultivo, infatti, ha prodotto “un’amputazione” dell’istituto della scriminante per i reati tributari (imposte dirette e Iva), in caso di uniformazione del contribuente al parere del Comitato o al compimento delle operazioni sulle quali sia formato il silenzio-assenso. D’ora in poi, rimanendo in vita solo il parere del ministero delle Finanze (oggi agenzia delle Entrate), il contribuente potrà fruire di possibilità di esenzione da responsabilità penale, nell’interpello cosiddetto “speciale”, in casi molto più limitati rispetto al passato.

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