L’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, in audizione in commissione Finanze al Senato, ha dato le cifre dei recuperi effettuati e di quelli che ancora sono da operare. Tra questi ultimi - spiega Ruffini - una parte è già stata annullata dagli stessi enti creditori, in quanto ritenuti indebiti o oggetto di provvedimenti di autotutela o, anche, per sentenze passate in giudicato, ma è conteggiata ugualmente per espressa regola di legge. Ed anche i crediti recuperati per essere cancellati richiedono procedure complesse, burocratiche e soprattutto lunghe nel tempo.
L'ad di Equitalia ha colto l’occasione per avanzare la richiesta al legislatore di consentire anche all'agenzia di riscossione di avere la disponibilità di dati e informazioni aggiornate su rapporti di lavoro dipendente e pensionistici, essenziali per l’attivazione mirata dell’espropriazione presso terzi, così come di poter accedere all’Archivio dei rapporti finanziari, per massimizzare l’efficacia dell’azione di riscossione, eliminando attivitaÌ€ improduttive. In tale direzione sono in corso confronti con l'Agenzia delle Entrate.
Infine, Ruffini ha annunciato che Equitalia si riserva la possibilità di sospendere il fermo amministrativo, dunque non la possibilità di toglierlo, per i soggetti che fanno richiesta delle rate e le pagano.
Il soggetto destinatario del fermo che chiede, e ottiene, la rateizzazione del proprio debito, riceverà, una volta pagata la prima rata, un’apposita comunicazione.
Con essa il debitore potrà recarsi negli uffici del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) per effettuare l’annotazione della sospensione e ottenere la possibilità di utilizzo del proprio veicolo.
L'ipotesi trova il consenso del presidente della Commissione Finanze Mauro Maria Marino, che pensa ad un legislatore che possa valutare come migliorare ulteriormente l’efficienza dell’azione svolta da Equitalia e tutelare i contribuenti in difficoltà.
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