Rate, vie d’uscita anti-anomalie
Pubblicato il 04 giugno 2008
Il simulatore di calcolo, attivo da ieri sul sito di Equitalia, che permette al contribuente di quantificare on-line il numero di rate con cui può saldare il debito erariale è riservato per ora solo alle persone fisiche e alle ditte individuali in regime fiscale semplificato, ma presto sarà esteso anche alle persone giuridiche. Sarà possibile consultare, inoltre, la tabella con gli enti creditori che continuano a gestire in proprio la rateizzazione delle cartelle e l’elenco degli enti che applicano un tasso d’interresse diverso dal 4%. In merito alle anomalie Equitalia spiega che è possibile per il contribuente indicare situazioni e condizioni che non emergono dal calcolo e che potranno spingere l’incaricato alla riscossione ad accordare ugualmente la rateazione del debito. Nell’articolo, tuttavia, si avverte che possono sorgere problemi in caso di soggetti che si trovano al di fuori della fattispecie media ipotizzata dal calcolo Isee (indicatore di simulazione economica equivalente alla base del “riccometro”). A tal proposito viene offerto un raffronto tra un contribuente sposato ma senza figli, con casa di proprietà e reddito di 20mila euro interamente reso dalla locazione di 2 immobili ereditati ed un contribuente sposato, senza figli con casa di proprietà e reddito di 80mila euro: la classificazione Isee per i due contribuenti è analoga. Pertanto, pagheranno le stesse rate pur avendo liquidità diverse. Infatti, il contribuente con il reddito derivante esclusivamente da locazioni ha mensilmente una liquidità di 1.600 euro. Dunque, l’Isee attribuisce una ponderazione comunque elevata al possesso degli immobili che non sempre è sinonimo di liquidità.