Quattro comparti ai nastri di partenza

Pubblicato il 30 gennaio 2006

Introdotto "a titolo iniziale e sperimentale" per l'anno finanziario 2006, l'istituto del 5 per mille Irpef - che, come precisato dall'articolo 31, comma 2, del dl 273/2005, s'applica nel periodo d'imposta 2005, quindi già a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi - è destinato a quattro categorie di attività (articolo 1, comma 337, lettera a) della Legge n. 266/2005): sostegno del volontariato e delle altre Onlus, delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali e delle altre associazioni e fondazioni riconosciute operanti negli 11 settori "tipici" delle Onlus; finanziamento della ricerca scientifica e dell'università; finanziamento della ricerca sanitaria; attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente. E' bene precisare che il 5 per mille non è un obbligo, ma una facoltà che non produce effetti diretti sul contribuente, il quale non subisce alcuna modifica nell'importo dell'Irpef dovuto. L'opzione comporta l'utilizzo, a seconda dei casi, del modello integrativo Cud 2006, del modello 730/1-bis dei redditi 2005 o del modello Unico persone fisiche 2006.

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