Quadro RF, plusvalenze a rate

Pubblicato il 05 maggio 2008

Anche quest’anno per la compilazione dei vari quadri del modello Unico 2008 sono necessarie alcune spiegazioni che risentono sia delle novità introdotte per il periodo d’imposta 2007 che di alcune pronunce di prassi particolarmente importanti. Per la corretta determinazione del reddito d’impresa sono d’aiuto anche alcuni spunti giurisprudenziali, soprattutto per ciò che riguarda gli interessi passivi. Nella pagina di oggi del Sole 24Ore dedicata alla dichiarazione dei redditi si riportano una serie di servizi ed esempi che illustrano i vari righi del modello RF, sottolineandone gli elementi innovativi.

Una prima considerazione si deve fare relativamente al rigo RF10, che accoglie la variazione in aumento derivante dalla rateizzazione delle plusvalenze realizzate per aver ceduto un cespite. A seguito di una pronuncia dell’agenzia delle Entrate (risoluzione 397/07) si può considerare legittima la rateizzazione anche per i beni in leasing riscattati di recente, a patto però che il triennio di possesso sia decorso non già dalla data di riscatto, ma dalla data di stipula del contratto di leasing. In questo modo, si è agito verso un ulteriore assimilazione fiscale tra il meccanismo del leasing e l’acquisto diretto anche se manca ancora l’autorizzazione a considerare il bene in leasing quale cespite che concorre a formare il plafond del 5% per la deduzione delle spese di manutenzione ordinaria.

Nel rigo RF15 vanno riportate la variazioni in aumento per costi relativi a immobili patrimonio non deducibili ex articolo 90, comma 2, del Tuir. La circolare n. 6/E/2006 aveva classificato tra questi costi tutti gli interessi passivi, sia quelli di funzionamento che quelli da finanziamento. La Finanziaria 2008, al contrario, definisce gli interessi passivi da finanziamento costi deducibili, per cui solo quelli da funzionamento dovranno comparire nel rigo RF15. La norma si qualifica come “di interpretazione autentica” e assume rilevanza retroattiva; perciò le imprese che nel 2007 anno hanno determinato l’imponibile inserendo gli interessi passivi da finanziamento tra le variazioni in aumento sono ora legittimate a ripresentare il modello dello scorso anno, riducendo l’imponibile e computando il maggiore versamento che ne deriva quale credito da dichiarazione fruibile per la compensazione “orizzontale” di altri debiti tributari o previdenziali.

Al rigo RF17 si deve indicare la variazione in aumento per valutazione civilistica delle rimanenze inferiore al minimo ammesso al Fisco.

Al rigo RF19 vanno inseriti gli interessi passivi non deducibili per esplicita disposizione di legge, come per esempio quelli derivanti dal versamento trimestrale dell’Iva.

Al rigo RF32, tra le variazioni in aumento, si riporta la nuova fiscalità dell’auto; mentre al rigo RF35 sono accolte le altre variazioni in aumento relative al 20% dei costi telefonici. A tal proposito, si deve però stabilire se un certo bene rientra tra i mezzi per la comunicazione telefonica. La risoluzione n. 104/E/2007 ha precisato che il Pc è ammortizzabile al 100%, mentre modem e routers Adsl sono ammortizzabili all’80%.

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