Il Dlgs sulla riforma della previdenza complementare potrebbe stabilire che, in fase di prima applicazione, i fondi negoziali continuino a rappresentare la corsia preferenziale per i lavoratori dipendenti che invece, scegliendo una soluzione individuale (fondi aperti o polizze previdenziali), potrebbero utilizzare il Tfr, i propri contributi, ma senza poter contare su quelli del datore di lavoro. A due anni dalla permanenza obbligatoria nella scelta iniziale, gli iscritti sarebbero nella piena libertà (questa è la novità) di portare altrove i loro risparmi previdenziali, senza alcuna limitazione. Una soluzione di mediazione che il sottosegretario al Lavoro, Alberto Brambilla, ha proposto per uscire dall'impasse sul Tfr.
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