Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ristori ter ed ha già annunciato che, tra novembre e dicembre, ci sarà un decreto Ristori quater che dovrebbe contenere le proroghe fiscali.
Approvata anche la relazione alle Camere per l’ulteriore scostamento di bilancio, che sarà votato il 25 novembre 2020, per le coperture del Ristori quater.
Intanto, dal 20 novembre e fino al 15 gennaio 2021, è aperto il canale per le istanze di accesso ai contributi a fondo perduto dei decreti Ristori e Ristori bis per i contribuenti che non avevano già presentato domanda per il contributo del Dl Rilancio.
Il Ristori ter è destinato a diventare un emendamento alla legge di conversione del decreto Ristori (dl 137/20).
Il Ristori quater dovrebbe contenere la sterilizzazione delle pagelle fiscali (Isa) 2020, chiesta sia dalla presidente dei Consulenti, Marina Calderone, in una lettera inviata al ministro Mef Roberto Gualtieri, che dal Cndcec nell'audizione in Senato.
Potrebbe essere stabilito anche un rinvio della trasmissione di Unico ed il rinvio della rottamazione ter.
Il capo dell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, Guido Vitiello, durante un convegno ha annunciato novità sulla crisi d’impresa, che entreranno in uno dei decreti in argomento.
Si tratta della velocizzazione di norme già previste, come la riduzione dei compensi dei professionisti del 25%, che saranno legati all’esito, ed il taglio al 75% della prededucibilità, legato alla omologazione negli accordi di ristrutturazione e all’apertura effettiva della procedura nel caso dei concordati preventivi.
I curatori verranno spronati alla predisposizione dei progetti parziali di ripartizione, pena la giusta causa di revoca per mancata esecuzione, ciò snellirà la distribuzione delle liquidità.
Anche la disciplina degli accordi di ristrutturazione viene corretta con l’estensione a tutte le categorie di creditori. Allargata a tutti i creditori la convenzione di moratoria sulla dilazione dei pagamenti. Infine è agevolata la possibilità per il debitore di fare ricorso agli accordi di ristrutturazione dimezzando, a determinate condizioni, la percentuale dei creditori aderenti, ed è estesa la durata della moratoria per il pagamento dei creditori privilegiati che può essere inserita nel piano di concordato preventivo con continuità aziendale.
Le categorie sono angosciate dalle scadenze di fine novembre: “Serve una proroga delle scadenze fiscali di fine novembre subito, non a dicembre”. In un’intervista il consigliere Cndcec delegato alla fiscalità, Maurizio Postal, ribadisce quanto scritto in una missiva a Gualtieri il 10 novembre, spiegando che la “preoccupazione principale è legata alla scadenza del 30 novembre delle dichiarazioni dei redditi perché abbiamo in questo momento gli studi decimati, quando non chiusi, per i noti motivi legati alla pandemia, con colleghi positivi o in isolamento… Il rispetto di questo termine per noi diventa un’angoscia che sta facendo passare le notti al lavoro ai nostri colleghi, ai pochi che riescono a lavorare”.
E invita il Governo, che non ascolta, a provvedere in tempo: “Abbiamo vissuto le scadenze dei pagamenti estivi, ossia quelle di giugno, luglio e agosto e siamo stati costretti a lavorare tutta l’estate. Veniamo da un periodo veramente pesante e difficilissimo. Adesso una gestione anticipata delle scadenze di novembre sarebbe estremamente importante. Non vorremmo arrivare al 2 dicembre per vederci prorogate le scadenze di novembre, dopo aver passato le notti e aver perso un po’ di salute per essere rispettosi degli obblighi nostri e dei nostri clienti”.
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