Professionisti, stop ai conti dedicati

Pubblicato il 15 luglio 2008
Con il nuovo DL n. 112/2008 sono state abrogate le disposizioni di cui ai commi 12 e 12-bis dell'art. 35 del DL n. 223/2006 (Visco - Bersani) che avevano introdotto per i professionisti l'obbligo di conti “dedicati”, dove dovevano transitare tutti i movimenti inerenti all'attività svolta, ed il divieto di riscuotere i compensi tramite contanti. Tali misure, seppur finalizzate alla lotta contro l'evasione, sono risultate come limitatrici e discriminatorie per i professionisti. Ora, nonostante non esista più la necessità per il professionista di rendere conto di ogni movimento, rimane comunque auspicabile che vengano evitate commistioni tra la gestione dell'attività di lavoro autonomo e i movimenti finanziari derivanti da altre attività. Riguardo all'abrogato divieto di riscossione dei compensi in contante, la norma transitoria aveva consentito finora i pagamenti al di sotto dei mille euro ma già dal 1° luglio la soglia si sarebbe abbassata a 500 euro fina ad arrivare a 100 euro. Risulta infine sopravvissuto, ma sarebbe auspicabilmente da sopprimere, l'obbligo della riscossione accentrata all'interno delle strutture mediche e paramediche.
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