Delusione dal Mef per i professionisti.
Il 27 febbraio 2019 sul sito del Ministero è apparso un avviso pubblico di manifestazione di interesse “per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito sul diritto - nazionale ed europeo - societario, bancario, dei mercati e intermediari finanziari”.
Il Mef chiede la consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate che uniscano alla conoscenza tecnica una positiva esperienza accademica/professionale, non rinvenibile all'interno della struttura, per un supporto tecnico a elevato contenuto specialistico nelle materie di competenza.
La citata manifestazione di interesse dovrà pervenire entro le ore 17:00 del decimo giorno lavorativo dalla data di pubblicazione dell’avviso, esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it.
L’avviso viola la norma sull'equo compenso della legge di bilancio 2018 (legge 205/2017), che tutela il lavoro dei professionisti, con la garanzia di un congruo compenso, anche nei confronti dei clienti forti, come la Pubblica amministrazione.
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella: “L'avviso del Ministero dell'economia per il conferimento di incarichi di consulenza a titolo gratuito suscita stupore e perplessità… I liberi professionisti italiani stanno vivendo una situazione paradossale, a causa di una norma sull'equo compenso che, nonostante l'enunciazione di principio, non ha trovato ancora attuazione. Invitiamo il Mef a correggere il bando, prevedendo per i professionisti coinvolti compensi in linea con la qualità delle prestazioni richieste”.
La presidente del Colap, Emiliana Alessandrucci: ”Se anche le istituzioni non rispettano la dignità dei professionisti giustificando il lavoro gratuito, non sappiamo davvero più a chi rivolgerci… La tutela dei compensi è già prevista dall'articolo 36 della Costituzione… Ciò non bastasse, la legge di bilancio 2018 ha introdotto una specifica norma che impone a clienti cosiddetti forti di corrispondere un compenso equo. Ci aspettiamo al più presto una rettifica che inserisca il compenso di riferimento o la conseguente cancellazione della manifestazione di interesse”.
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