Produttività, premi ad assetto variabile

Pubblicato il 26 gennaio 2006

Al fine di ridurre al minimo la differenza esistente tra lo stipendio dei vertici dell'agenzia delle Entrate e quello dei dipendenti, che saranno sempre più impegnati nella lotta all'evasione fiscale, oggi è previsto l'incontro tra sindacati e Aran, per il rinnovo contrattuale del biennio economico 2004/2005, dei circa 55 mila lavoratori dipendenti delle Agenzie fiscali. Le richieste avanzate dai sindacati riguardano: l'aumento di 116 euro lordi mensili in busta paga; l'aumento a 7 euro dei buoni pasto che sono fermi dal 1996; il riconoscimento dell'indennità di Agenzia ai fini del calcolo della buonuscita; la cancellazione della trattenuta che grava sulle retribuzioni per malattie inferiori a 15 giorni. L'Aran non sembra lontana dall'accettare le richieste sindacali (propone, infatti, 113 euro lordi di aumento e anche sui buoni pasto il ministero dell'Economia sembra  orientato a riconoscere un aumento), per cui le premesse affinché l'accordo si chiuda ci sono tutte. Intanto, per quanto riguarda gli incentivi accessori al salario dei dipendenti, si stanno ora pagando i premi produttività del 2003. Un "ritardo intollerabile" - secondo quanto dichiarato da Roberto Cefalo, coordinatore nazionale della Federazione Agenzie fiscali della Uil - che poco si adatta con l'intento di motivare il personale che produce. Il premio di produttività lordo orario per dipendente, che nasce come media tra una quota percentuale della riscossione da accertamento stabilita a livello nazionale e una percentuale legata invece a indicatori di efficienza ed efficacia, oscilla all'interno di un range che va da 0,26 euro a Sulmona fino a 4,00 euro a Milano. Il sindacato giustifica tale sperequazione, ribadendo che il premio mira a premiare attività impegnative e gravate da incarichi particolarmente onerosi come avviene spesso nel Nord, cercando di eliminare fenomeni dettati solo dalla casualità e non, invece, dall'effettiva professionalità del dipendente. 

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