La Corte di Cassazione, con sentenza n. 19367 del 15 luglio, ha respinto il ricorso presentato da un contribuente al fine di essere risarcito per la lungaggine di una controversia fiscale per un accertamento Irpef in cui era stato coinvolto. La decisione della Corte di legittimità si basa sulle indicazioni fornite dalla giurisprudenza della Corte europea che, da anni, si è espressa nel senso di non estendere l'applicazione dell'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo alle controversie fiscali. Tuttavia, se la causa verte su reati tributari gravi può essere riconosciuta un'indennità per l'ingiusta durata del processo in quanto la materia penale, secondo la nozione elaborata dal Cedu, deve essere intesa come comprensiva anche delle controversie relative a sanzioni tributarie commutabili in misure detentive o assimilabili sul piano dell'afflittività alle sanzioni penali.
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