Processo e lavoro, i consulenti chiedono più spazi
Pubblicato il 16 settembre 2008
Il Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro ha predisposto un documento contenente alcune proposte che dovrebbero entrare a far parte del più ampio progetto di revisione del Codice di procedura civile contenuto nel Ddl 1441 quater, collegato alla Finanziaria 2009. Il pacchetto di interventi è stato spedito al ministero della Giustizia e, a breve, i consulenti dovrebbero essere chiamati per discuterne direttamente con il Guardasigilli Alfano. L’obiettivo del Consiglio è quello di cercare di snellire i procedimenti riguardanti i processi di lavoro, che ormai hanno raggiunto una durata media superiore ai quattro anni. Secondo Marina Calderoni, alla giuda dei consulenti del lavoro, “l’apporto dei tecnici che interagiscono con il mondo della giustizia contribuirà a individuare strumenti deflattivi del contenzioso. In quest’ottica, va visto questo primo contributo della categoria che punta sul potenziamento degli strumenti di conciliazione e di arbitrato e sull’attrazione nell’alveo del contenzioso tributario di tutti quei processi che hanno per oggetto l’imposizione di natura previdenziale”. Tra le proposte dei consulenti vi è, quindi, un maggior coinvolgimento della categoria negli ambiti della conciliazione e delle perizie tecniche.