Privacy e giudici divisi da internet

Pubblicato il 03 febbraio 2008

Sul vasto e complesso mondo di Internet ancora molta strada si deve fare in vista della chiarezza e tutela degli utenti finali. Anche ai fini della lotta al crimine sono state prese delle decisioni importanti in tal senso. Il Procuratore nazionale antimafia e il Garante della Privacy stanno cooperando con lo scopo di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di riservatezza e di indagine. Si è discusso, a tal proposito, animatamente sull’opportunità e utilità di conservare una serie di dati sensibili, come le tracce di navigazione in internet. Ciò rappresenterebbe un passo avanti nelle indagini sulla pedopornografia, ma anche sulle truffe, terrorismo e mafia. Il tutto però, potrebbe ledere i diritti di riservatezza dei cittadini: ecco perché il braccio di ferro tra chi deve fare indagine per reprimere i reati e chi deve difendere i principi come la privacy dei cittadini onesti è solo all’inizio e, di sicuro, non facile da gestire.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy