L’azione di responsabilità avviata da una società Srl nei riguardi del proprio amministratore unico, cui venivano contestate violazioni dei doveri relativi alla gestione sia amministrativa che contabile della società, unitamente a numerosi comportamenti finalizzati all’uso personale dei beni aziendali, è l’oggetto della sentenza emessa dal tribunale di Milano lo scorso 29 gennaio. I giudici milanesi hanno ritenuto che la società avesse dimostrato in maniera ineccepibile, i tre presupposti sui quali deve basarsi l’azione di responsabilità, ovvero:l’inadempimento degli obblighi di legge o imposti dall’atto costitutivo; il nesso casuale tra la condotta tenuta e le conseguenze pregiudizievoli; il danno ricollegabile in modo diretto alla condotta colposa o dolosa dell’amministratore. Il Tribunale ha ritenuto che l’amministratore abbia violato i propri doveri non avendo adempiuto ai medesimi con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze.
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