Perdite incongruenti con il ristorante-bis
Pubblicato il 20 ottobre 2008
Malgrado i risultati negativi ottenuti per cinque anni, per come scaturiscono dalla contabilità, una società avrebbe insistito nella stessa attività, in palese contrasto “con i principi di ragionevolezza, anche sotto il profilo dell’antieconomicità del comportamento della contribuente che inspiegabilmente si sarebbe decisa ad aprire un altro esercizio contiguo”. E’ perciò legittimo l’accertamento analitico-induttivo del Fisco, che ha ravvisato gravi incongruenze tra i valori dichiarati e i valori ragionevolmente attesi in base alle caratteristiche dell’attività esercitata o agli studi di settore. Questo ritiene la Cassazione in sentenza n.
24436 del 2 ottobre scorso.