Per le conciliazioni la carta del bonus fiscale

Pubblicato il 04 ottobre 2008 Il collegato alla Finanziaria in materia di semplificazione normativa e giustizia (Ddl 1441-bis), approvato giovedì dalla Camera e ora al vaglio del Senato, mira a modificare molti punti del codice di rito civile con l’obiettivo di un processo semplificato e con un massiccio ricorso alla conciliazione stragiudiziale. Le novità più interessanti del documento riguardano, infatti, proprio i tempi accelerati di decisione, cioè la velocità delle procedure, ma anche ciò che avviene quando la Pa non rispetta il termine. Per l’utente, in caso di ritardi, è riconosciuta una lite accelerata innanzi al giudice amministrativo (Tar) e una richiesta formale di risarcimento danni. Il Tar decide entro 30 giorni e la sentenza che riconosce fondata l’istanza del cittadino può risultare di utilità pari al provvedimento omesso. In caso di richiesta di indennizzo, chi lo ottiene mantiene il diritto a reclamare l’ulteriore risarcimento del danno causato dal ritardo, dimostrando, comunque, la colpa dell’amministrazione nel ritardo. In altri termini, il cittadino dovrà dimostrare sia il danno subito, sia l’imputazione del ritardo a una colpevole negligenza. Altra novità è quella che riguarda una delega, a sei mesi di tempo, per arrivare ad un rilancio delle soluzioni stragiudiziali delle controversie. Centro della delega sono le misure che dovranno favorire un maggior ricorso a conciliazione e mediazione; con un occhio di riguardo per gli incentivi di natura fiscale.
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