L’emendamento numero 3.141 all’articolo 5 del Ddl Finanziaria 2007 imponeva, genericamente, per i titolari di partita Iva, la comunicazione alle Entrate dell’intenzione di usufruire della compensazione entro il 10 del mese. Il pericolo è scampato, poiché Governo e Parlamento hanno ora deciso non solo che l’obbligo scatterà per i crediti che superano i 10mila euro, di fatto escludendo buona parte delle piccole e medie imprese (Pmi), ma anche che in caso di mancata risposta entro il 15, scatterà il silenzio-assenso.
Rispetto all’esercizio della compensazione dei versamenti, vi è, tuttavia, un profilo da considerare: se essa opera, deve operare come diritto perfetto, come disciplinata dal Codice civile. Mentre, secondo la formulazione della Finanziaria, viene subordinata ad un giudizio dell’amministrazione che sembra modificare la portata del principio stesso.
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