Da un’ulteriore lettura della circolare emessa il 4 marzo scorso dal ministero del Lavoro in merito al decreto interministeriale del 21 gennaio 2008 (in vigore da ieri) emerge che c’è il rischio per revisori e partecipanti a collegi e commissioni, nonché per dirigenti generali della P.a., di doversi rivolgere ai soggetti abilitati per rassegnare le dimissioni volontarie dagli incarichi ricevuti. Tali categorie, infatti, non sono state espressamente escluse dalla norma. Le esclusioni espresse riguardano solo gli amministratori di società senza che siano richiamati revisori e partecipanti a collegi.
Il giudizio dei consulenti del lavoro sull’impianto normativo in merito è negativo. La presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, le disposizioni sono andate ben oltre le previsioni di legge a partire dalla figura del tutor per finire con la sovrapposizione ad altri istituti di tutela già disciplinati. Insomma, si denuncia una vera giungla di adempimenti che ingesserà il sistema intorno ad un momento fisiologico come quello della risoluzione del rapporto di lavoro per tutelare una minoranza residuale.
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