Per i legali pensioni più lontane
Pubblicato il 14 ottobre 2008
Il regolamento predisposto dalla Cassa forense prevede un graduale innalzamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e per quella di anzianità. Per la prima tale processo inizierà dal 2012, anno in cui saranno richiesti 66 anni di età e 31 di contributi, e si concluderà nel 2027 quando occorreranno 70 anni e 35 di contributi. Per andare in pensione prima si dovrà pagare una penalizzazione dello 0,41% per ogni mese d'anticipo, salvo che si siano raggiunti i 40 anni di contributi. Ridotti da quattro a due i coefficienti per il calcolo dell'assegno: 1,50 verrà utilizzato sulla somma da zero a tre quarti del tetto reddituale e 1,20 sulla parte restante. I due coefficienti saranno applicati solo sulla quota di pensione la cui media reddituale viene determinata in considerazione dell'intera vita lavorativa o, comunque, un periodo di riferimento non inferiore a 30. Sul fronte delle pensioni di anzianità, nel 2012 occorreranno 58 anni e 36 di contributi mentre nel 2020 si arriverà a 62 anni e 40 di contributi. Previsto anche il raddoppio del contributo integrativo e l'aumento del 13% del contributo soggettivo di base. A partire dal 2012 la quota modulare sarà costruita con un'aliquota contributiva in parte obbligatoria ed in parte volontaria mentre i contributi versati saranno capitalizzati sulla base del 90% del rendimento medio annuo degli accantonamenti patrimoniali della Cassa.
Intanto, alla riunione degli stati generali dell'avvocatura, tenutasi sabato 11 ottobre, i vertici delle varie associazioni si sono trovati concordi sulla necessità di sottrarre i procedimenti disciplinari agli Ordini locali, al fine di assicurare una maggiore terzietà. E', però, aperto il dibattito sulle modalità di tale riordino.