L'avvio del patent box aspetta ancora un tassello, sulla richiesta di ruling, e una circolare per risolvere le questioni sollevate dagli operatori.
L'ultimo intervento dell'agenzia delle Entrate ha visto l'apertura sul sito del prodotto informatico “Patent box”, per presentare le comunicazioni.
Il direttore Rossella Orlandi, in un convegno a Roma, ha annunciato la circolare attesa ed ha spiegato che le perdite saranno rese deducibili con un meccanismo di recupero quando i beni oggetto del patent box produrranno utili tassabili.
Per fruire del patent box dal 2015, in caso di calcolo del reddito agevolabile attraverso ruling, è necessario presentare istanza di ruling entro il 31 dicembre 2015, ma non è ancora possibile: l'Agenzia non ha ancora dettato indicazioni al riguardo.
Sull'accessibilità al ruling, la previsione è che sarà dapprima riservata ai soggetti con volume d’affari non inferiore a 10 miliardi di euro - 23 aziende tra cui Eni, Enel, Telecom, Finmeccanica, Intesa San Paolo, Unicredit, e Generali - ed ai soggetti con un volume di affari non inferiore a 1 miliardo, che avevano presentato istanza di adesione alla sperimentazione 2013 e sono dotati di un sistema di controllo interno per la gestione del rischio fiscale. Successivamente, dai 3 ai 5 anni, la possibilità prevederà i grandi contribuenti con volume d’affari sopra 100 milioni.
Mentre, sui contenuti dell’istanza di ruling si pensa che dovrebbero essere molto semplificati, rinviando gli elementi di dettaglio alla fase di contraddittorio con l’Agenzia.
Il direttore ha, poi, reso noto che l'Agenzia ha “inviato lettere a 65mila soggetti che a nostro avviso – spiega la Orlandi - devono presentare la dichiarazione Iva e che a settembre non l’hanno fatto. Questo ci permetterà di eliminare i casi dubbi e concentrarci ai fini dei controlli su quelli che non ci risponderanno in maniera soddisfacente”.
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