Partono le nuove regole della compensazione Iva

Pubblicato il 01 febbraio 2010 Il 1° febbraio 2010 è, di fatto, la data spartiacque per le nuove regole sulla compensazione dei crediti Iva. Con il via alla presentazione delle dichiarazioni annuali dell’imposta citata i crediti sopra i 10mila (limite riferito all’anno di maturazione del credito e alla compensazione non al credito indicato nella dichiarazione) euro possono essere utilizzati in compensazione e a partire dal tetto dei 15mila dovrà necessariamente essere apposto il visto di conformità (circolare 1/E/2010).

Si ricorda che sotto i 10mila euro non è necessaria la dichiarazione preventiva.

Da quest’anno, poi, è possibile inviare la dichiarazione in forma autonoma ogni volta che emerge un credito, dunque in presenza di un importo a credito e non con dichiarazione Iva a zero (tranne nel caso in cui per il contribuente valgano le vecchie regole di Unico sganciato dalla dichiarazione annuale Iva), senza che rilevi la modalità di utilizzo, quindi anche se si voglia adottare l’utilizzo del credito “Iva da Iva”.

Le Entrate consigliano di utilizzare la via telematica anche per crediti sotto i 10mila euro, pur rimanendo un obbligo riservato agli importi superiori.

Quanto al coinvolgimento del professionista in caso di credito superiore ai 15mila euro egli dovrà mantenere traccia dei controlli eseguiti, ossia creare e conservare un fascicolo con cui sia possibile verificare la correttezza del codice Ateco utilizzato e la logica motivazione dell’esistenza del credito.
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