Orlandi a tutto campo: dalle semplificazioni alla Stabilità, fiducia agli imprenditori

Pubblicato il 11 ottobre 2014 Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, durante un convegno sul sistema fiscale per le imprese, stila un elenco di norme che dovrebbero essere riviste.

A cominciare dalle regole della residenza fiscale all'estero: sono datate e richiedono la presenza per oltre 183 giorni, in altri Stati la concessione della residenza è istantanea, tale gap causa situazioni “o di doppia tassazione o di doppia esenzione”.

Passata in rassegna anche la semplificazione fiscale. La delega fiscale, finora lettera morta, dovrebbe essere presa di petto con coraggio per cambiare impostazione passando da una normativa basata sulle norme “antievasione per principio”, perché “imbrigliano le società e non favoriscono i controlli”, a regole finalizzate a facilitare e non frenare lo sviluppo e la crescita delle aziende, lasciando più spazio alla “fiducia” che ai controlli.

La Orlandi dà anche un'anticipazione sulla delega, i cui decreti su abuso di diritto e disciplina dei reati tributari sono pronti, relativamente al regime dei minimi: sarà stabilita una riduzione dei contributi da versare.

Non è mancata una chiosa sull'eventuale Tfr in busta paga, ex Stabilità: “L'Agenzia ha dato valutazioni tecniche pure sulle varie possibilità di applicazione. Ovviamente la tassazione progressiva è da scartare, perché sarebbe veramente iniqua".

In arrivo

Intanto, sul primo decreto semplificazioni, che dovrebbe trovare la versione definitiva a breve, viene posto il problema delle categorie elencate e quelle escluse dall'assistenza con il 730 precompilato a pensionati e dipendenti. Sarebbero elencati solo commercialisti, Centri di assistenza fiscale, consulenti del lavoro e soggetti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio. Dunque, resterebbero fuori: tributaristi, i ragionieri non abilitati, i geometri fiscalisti e tutti gli ex centri di elaborazione dati.

Altro annuncio, stavolta sulla Stabilità, è dato dal premier Renzi: “Con la legge di stabilità che presentiamo il 15 ottobre ci sarà un principio di fondo: il Comune ha un'unica tassa, chiara, come c'è in tutto il mondo. Non una tassa il cui nome cambia tutti gli anni e che deve essere chiaramente indicata, con date chiare".

Con la legge di Stabilità, infine, si prospetta l'introduzione di un "ravvedimento operoso full time", che permetta al contribuente ravvedersi fino alla scadenza della prescrizione dell'accertamento.
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