Ordini nazionali vincolati alla trasparenza

Pubblicato il 16 ottobre 2007

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5356 dell’11 ottobre confermato la decisione di primo grado del Tar Lazio, sostenendo che i Consigli nazionali degli Ordini devono fornire tutti i documenti, le lettere inviate e ricevute e le relazioni svolte su inchieste aperte, a seguito di esposti o a sollecitazioni pervenute dagli iscritti. Un eventuale rifiuto può essere giustificato solo se il provvedimento finale non è stato ancora emanato, perchè l’istruttoria è in corso. La sentenza fa riferimento alla vicenda degli iscritti all’Unione giovani dottori commercialisti di Latina che due anni fa avevano chiesto lo scioglimento del Consiglio provinciale, presentando un esposto-denuncia al vertice nazionale che, il 4 ottobre 2005, esprimeva parere negativo sul commissariamento. I commercialisti pontini chiedevano di visionare il verbale della seduta, ma l’intero carteggio non veniva fornito “per ragioni di riservatezza” e “perchè nessuna istruttoria in merito è stata effettuata”.

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