Ordini: ancora strascichi
Pubblicato il 20 luglio 2011
Se per Marina Calderone, presidente del Cup, “
Le proposte di liberalizzazione promesse dalla manovra economica non riguardano gli Ordini. Coinvolte saranno non le professioni intellettuali ma le attività artigianali”, per il presidente Cndcec, Siciliotti, la diatriba a cui si è assistito non serve al Paese, che avrebbe bisogno “
di riforme e di chiarezza nell'azione politica che coaguli in tutti i settori coloro che sono sinceramente disposti a rinunciare a un pezzettino del proprio nel nome dell'interesse collettivo ... Non di colpi di mano e guerre per bande che esasperano ovunque il sindacalismo difensivista e, paradossalmente, contribuiscono a bloccare ancora di più il Paese”.
La strada, dunque, sarebbe quella indicata da sempre, ossia la concertazione tra le parti. Riforma sì, ma ragionata.