Il riordino dell’ordinamento giudiziario entra in vigore oggi, mentre ieri ne è stata approvata la sospensione alla commissione Giustizia del Senato. L’efficacia delle nuove regole che ridisegnano l’organizzazione delle procure, gli illeciti disciplinari delle toghe, l’accesso e la carriera dei magistrati, è dunque congelata fino al 2007.
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha votato a maggioranza la relazione sullo stato della giustizia, documento che – già trasmesso al ministro Clemente Mastella e approvato a giugno dalla VI commissione - boccia la riforma progettata dall’ex guardasigilli Roberto Castelli. Contro la relazione hanno votato i laici della Casa delle Libertà.
Passa alla Camera con la richiesta maggioranza qualificata (460 sì, 94 no, 18 astenuti) l’indulto, che domani sarà legge. Arriva così lo sconto di pena – tre anni se detentiva, fino a dieci mila euro se pecuniaria – per tutti i reati commessi fino al 2 maggio 2006.
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