Con il decreto di approvazione del modello unificato per comunicare assunzioni, cessazioni di rapporti lavorativi e variazioni aziendali ai servizi per l’impiego, il ministero del Lavoro trasferisce online una procedura che sinora si svolgeva obbligatoriamente solo in modo cartaceo. Il procedimento è in fase di sperimentazione, e soprattutto in alcune Regioni del Nord sta prendendo piede una pericolosa sperimentazione. Il rischio più grande è che in assenza di “filtri” ci si possa trovare ad operare al fianco di soggetti non abilitati, non iscritti agli Ordini e società non professionali. I timori sono stati avanzati soprattutto dalla categoria dei Consulenti del lavoro. Il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro – Marina Calderone – lamenta una eccessiva frammentazione degli adempimenti e rischio “far west” tra gli operatori. Si chiede così chiarezza per l’accreditamento dei soggetti abilitati, che non devono essere soggetti senz’Albo o non professionalizzati.
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