L’Associazione nazionale consulenti del lavoro (Ancl) commenta, in un articolo della pagina di ItaliaOggi dedicata alla categoria, una recente quanto attuale pronuncia di giurisprudenza comunitaria – /07 del 2 aprile 2009 – con tema gli aiuti di Stato a favore dell’occupazione (Regolamento Ce 2204 del 2002). I giudici della Corte di giustizia europea (CGCE) ritengono che la verifica della sussistenza della condizione relativa all’incremento e al mantenimento di nuovi posti di lavoro debba passare dal raffronto con elementi omogenei, come l’u.l.a. (numero di unità di lavoro-anno) dell’anno di riferimento rispetto all’u.l.a degli anni successivi all’assunzione. Solo questo sistema, che scongiuri il confronto con elementi disomogenei, consente di rispondere “all’intento di favorire la stabilità o la continuità dell’occupazione”. La decisione, scrive l’Ufficio stampa e relazioni esterne della categoria, non potrà non produrre effetti immediati sulla rassegna delle agevolazioni varate in Italia. Nel senso che molti verbali di recupero emessi dagli organi ispettivi andranno ripresi e rivalutati, come pure andranno corrette le anomalie sul credito occupazione di cui alla legge 244 del 2007, già puntualmente segnalate dalla professione sul quotidiano del 27 marzo passato.
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