Secondo il parere dei giudici della sezione tributaria della corte di Cassazione, esposto nella sentenza n. 18218 di ieri 29 agosto, il principio dell’affidamento incolpevole non deve legittimare comportamenti elusivi mirati al conseguimento di un risparmio di imposta nel contesto di un insieme di atti singolarmente autorizzati dall’ordinamento per determinati scopi ma effettivamente rivolti ad effetti ulteriori e consequenziali che permettono di aggirare l’imposizione fiscale. Queste le motivazioni con cui ha respinto il ricorso di un contribuente che utilizzava separatamente due componenti alcoliche confluite nel prodotto finale servendosi dell’abilitazione ad utilizzare in deposito libero, per aggiungere il vino, a tassazione zero, successivamente all’acquisto della componente acquavite ad accisa assolta.
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